VIA degli ABATI e del VOLTO SANTO
  • Home
  • LE TAPPE
    • ABATI TAPPA 1A
    • ABATI TAPPA 2A
    • ABATI TAPPA 3A
    • ABATI TAPPA 4A
    • ABATI TAPPA 5A >
      • 5AV GUADO del NURE
    • ABATI TAPPA 6A >
      • 6AVL M. LAMA
    • AB 7 percorso STORICO >
      • AB 7VAR PORGICATONE
    • ABATI TAPPA 8A >
      • AB8 per Monti Cervara
      • ABATI 8 insieme con varianti
    • ABATI IN BICI
    • VOLTO SANTO 1VS
    • VOLTO SANTO 2VS
    • VOLTO SANTO 3VS
    • VOLTO SANTO 4VS
    • VOLTO SANTO 5VS
    • VOLTO SANTO 6VS
    • VOLTO SANTO 7VS
    • VOLTO SANTO BICI
  • ACCOGLIENZE
    • ABATI
    • VOLTO SANTO
  • AGGIORNAMENTI
    • ABATI
    • VOLTO SANTO
  • DIARI
    • COMMENTI
  • VIDEO via degli ABATI
    • FOTO via degli Abati
  • VIDEO via del VOLTO SANTO
    • FOTO via del VOLTO SANTO
  • ALTRI CAMMINI IN ITALIA
  • VIDEO ELOGIO DEL CAMMINARE
  • LINK utili
  • Pievi Arte Cultura
  • LEGGENDE sulle ALPI APUANE
  • INIZIATIVE DI SOLIDARIETA'
  • ARTICOLI e PRESENTAZIONI GUIDA
    • 2021 PRESENTAZIONE WEB
    • 2019 PRESENTAZIONE GUIDA
    • 2018 PRESENTAZIONE GUIDA
    • 2017 PRESENTAZIONI GUIDA
    • Articoli sulla Guida
    • 2013 PRESENTAZIONE GUIDA
  • MODULO CONTATTO
TUTTO IL MATERIALE QUI SOTTO RIPORTATO E STATO ACQUISITO DAI SITI WEB ORIGINALI DEDICATI.
Picture
​APRI COLLEGAMENTO AL SITO WEB

APRI DIARIO DELL'AMICO BRUNO 
SETTEMBRE 2020

VIA DELLA LANA E DELLA SETA
DA PRATO A BOLOGNA

Due citta accomunate dalla loro importante storia produttiva, unite da un itinerario di trekking che permette di immergersi nelle bellezze naturali dell'Appennino Tosco Emiliano, ricco di eccellenze e tradizione, e scoprire quanta storia e cultura si nascondono in questo territorio.
Il percorso attraversa borghi, cime e vallate congiungendo due centri storici di grande valore, cresciuti nei secoli grazie alla sapiente gestione delle acque: Bologna, la citta della Chiusa e dei Canali, per secoli capitale della seta;e Prato, la citta del Cavalciotto, delle Gore e delle Gualchiere, capitale del distretto della lana e del tessile.

IL CAMMINO DI SAN JACOPO
DA FIRENZE A LUCCA


Sulla direttrice della Via Cassia, un cammino jacopeo da Firenze a Lucca, attraverso la Piccola Santiago, verso Santiago di Compostella o verso Roma.Il percorso, proposto e ideato dopo approfonditi studi e sopralluoghi da Nedo Ferrari all’interno e con la collaborazione della Comunità Toscana Il Pellegrino di Firenze, “riscopre” e valorizza una direttrice viaria antica più di duemila anni, la Via Cassia – Clodia, che collega le città di Firenze, Prato, Pistoia, Pescia e Lucca, costituendo un tratto del Cammino verso Santiago di Compostella, attraversando un territorio reso unico dalla frequenza di eccezionali testimonianze storiche, artistiche, naturalistiche e religiose.
Picture
APRI COLLEGAMENTO AL SITO WEB
Picture
APRI COLLEGAMENTO AL SITO WEB.

VIA MATILDICA DEL VOLTO SANTO
​

Un itinerario lungo 285 chilometri che attraversa in 11 tappe (con 3 varianti) il territorio di 3 regioni  italiane (Lombardia, Emilia, Toscana) ricche di cultura, tradizioni, paesaggi.
Da Mantova a Lucca passando per Reggio Emilia.
Dalle pianure del Po, attraverso le colline e montagne del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, fino alle valli della Garfagnana.
Un cammino alla scoperta dei territori di Matilde di Canossa da affrontare nella sua interezza oppure suddiviso nei suoi tre tratti storici:
  • la Via del Preziosissimo Sangue (da Mantova a Reggio in 3 tappe);
  • il Cammino di San Pellegrino (da Reggio a San Pellegrino in Alpe in 5 tappe);
  • la Via del Volto Santo (da San Pellegrino in Alpe a Lucca in 3 tappe).

IL CAMMINO DEI BRIGANTI
Il Cammino dei Briganti nasce da un’idea di Luca Gianotti, esperto di cammini, guida professionista, scrittore, che in precedenza ha creato altri due cammini: il Sentiero Spallanzani nell’Appennino Reggiano, e la Via Cretese sull’isola di Creta. Luca Gianotti, modenese di origini, vive da vent’anni nella Marsica, e da oltre dieci anni propone cammini con gli asinelli sui sentieri del Velino. Da quell’esperienza e da quel lavoro nasce il Cammino dei Briganti. Che è nato dal basso, con il lavoro volontario di Luca Gianotti e di alcuni altri appassionati volonterosi, tra i quali segnaliamo soprattutto Fabiana Mapelli e Alberto Liberati, anche loro guide e colleghi di Luca nella Compagnia dei Cammini e poi coautori della guida cartacea. Un lavoro di volontariato che dura da alcuni anni, e che prosegue tuttora, che significa segnatura con vernice, cartelli e adesivi, pulizia dei sentieri da vegetazione e rovi, ma anche significa il coordinamento, la comunicazione e il tentativo di costruire le reti necessarie perché il Cammino stia in piedi, tutto fatto a proprie spese. Questi pionieri hanno creduto che questo territorio meriti qualcosa di più del lento spopolamento, e che il tema del brigantaggio sia quello giusto per aggregare tante persone intorno a un Cammino. Come scrive Gianotti nell’introduzione della guida al Cammino dei Briganti (Edizioni dei Cammini): Camminando ho imparato storie che i nostri libri di Storia non raccontano. Come la verità di ciò che successe con l’unificazione dell’Italia, cioè con la discesa a Sud dell’esercito piemontese. Ho scoperto che i Borboni non erano così odiati dal loro popolo e che i Sabaudi furono subito un esercito di invasori violenti e prepotenti. E che i briganti molto spesso erano uomini e donne (briganti e brigantesse) che non accettavano questo nuovo invasore, e quindi si davano alla macchia, entravano in clandestinità, diventavano in qualche modo partigiani......

CAMMINO DI DANTE
Il Cammino di Dante è il primo viaggio organizzato attraverso i sentieri e le vie medievali che univano la Romagna e la Toscana percorse dal Sommo Poeta ai tempi del suo esilio, periodo in cui scrisse la Commedia. 
Il percorso vuole riscoprire le antiche vie che collegano le due città di nascita e di morte del Poeta e valorizzare la figura di Dante accompagnando il viandante in un percorso non solo culturale e naturalistico ma anche letterario.
Gli itinerari che abbiamo individuato si snodano quindi attraverso quei luoghi del territorio Tosco-Romagnolo citati nella Commedia, o direttamente vissuti dal Poeta durante i suoi anni di esilio. I sentieri che compongono gli itinerari, nella maggior parte dei casi, sono percorsi “in cresta” utilizzati sin dal basso medioevo, fino allo sviluppo dell’attuale rete viaria risalente alla fine dell’800. A tratti questi sentieri medievali coincidono con antiche strade etrusco – romane, facilmente riconoscibili dai tipici selciati.
Foto
APRI COLLEGAMENTO AL SITO WEB






















Foto
APRI COLLEGAMENTO AL SITO WEB

 BENVENUTO IN QUESTO SITO.                                    
​ BUONA VISIONE E BUON CAMMINO.


La via degli abati e del volto santo declina qualsiasi responsabilità riguardo eventuali malaugurati incidenti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti sul proprio sito. Declina altresì qualsiasi responsabilità per differenze eventualmente riscontrate rispetto a tali descrizioni, riguardanti alterazioni dello stato dei suddetti percorsi (quali: danni associati alle condizioni meteorologiche e ad altri eventi naturali, carenze di manutenzione, interventi umani, sostituzione della cartellonistica  successiva  alla data di stampa della guida.
Ricorda inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà della via, riportate sulla guida e il proprio sito, sono prettamente soggettive. camminando su sentieri di montagna, per motivi esclusivamente personali, ciò che è estremamente facile per qualcuno, potrebbe essere estremamente difficile per altri e viceversa. Quindi, durante la via sta al buonsenso di ciascuno di coloro che ci leggono, decidere quando e se proseguire o meno.